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IL GIOCO
-Il GIOCO costituisce uno dei fenomeni tipici dello sviluppo e della struttura della personalità, poiché in esso confluiscono una serie complessa di PROCESSI e di MOTIVAZIONI.
-La PRIMA DIMENSIONE del GIOCO è quella di esercitare e soddisfare la PULSIONE ESPLORATIVA (curiosità di vedere e toccare oggetti e di esplorare nuovi spazi). Tale pulsione, attraverso la MANIPOLAZIONE, consente al bambino di ESTENDERE le sue ABILITA’ e CONOSCENZE.
-La SECONDA DIMENSIONE è rappresentata dalla FUNZIONE CATARTICA, cioè di scarica fondamentale per l’equilibrio emotivo del bambino. Attraverso il gioco, infatti, il bambino può scaricare molte PAURE e riscattare molte FRUSTRAZIONI e UMILIAZIONI o IMPOSIZIONI EDUCATIVE, scaricando in tal modo la sua AGGRESSIVITA’, senza danneggiare le sue relazioni con gli adulti.
-La TERZA DIMENSIONE è la SIMULAZIONE DI RUOLI E REGOLE, attraverso cui il bambino sperimenta diverse situazioni (es. scene di vita familiare o scolastica) e diversi ruoli (es. il figlio, il padre, la madre, il maschio o la femmina, ecc.).
Sia nella II, che nella III dimensione predomina il GIOCO SIMBOLICO (inizia verso i 2 anni), che presuppone l’uso della CREATIVITA’, della FANTASIA e dell’IMMAGINAZIONE, che il bambino attiva nel gioco sia per sdrammatizzare situazioni traumatiche reali, sia per imitare il mondo adulto.
I GIOCHI DI REGOLE, che iniziano a quattro anni, si affermano solo intorno ai 7-8 anni, sono giochi di COSTRUZIONE, in cui il bambino gioca con i suoi COETANEI dandosi delle REGOLE da RISPETTARE, dimostrando di essere ormai in grado di accettare anche di PERDERE.
Attraverso questi giochi il bambino affina e sviluppa le sue CAPACITA’ sia MENTALI, sia propriamente SOCIALI, avvicinandosi per gradi ai modelli di COMPORTAMENTO DELL’ADULTO.
I BAMBINI ED I MASS-MEDIA
I MASS MEDIA RAPPRESENTANO UNA DELLE PRINCIPALI FONTI DI INFORMAZIONE E DI IDEE, SONO UN MEZZO DI COMUNICAZIONE; POSSONO INFLUENZARE GLI ATTEGGIAMENTI DELLE PERSONE ED ENTRO CERTI LIMITI I LORO COMPORTAMENTI.
-I bambini oggi sono esposti per MOLTISSIME ORE AL GIORNO all’azione dei mass- media, in particolare a quella TELEVISIVA e del COMPUTER, che diventano veri e propri rifornimenti e riferimenti educativi.
Tale fenomeno è dovuto sia all’accelerazione del PROGRESSO TECNOLOGICO, che offre strumenti sempre più innovativi ed accattivanti, sia al cambiamento delle SITUAZIONI SOCIALI, in particolare al ruolo della madre, che oggi è sempre più occupata in attività lavorative sia all’esterno, che all’interno dell’abitazione.
-La PUBBLICITA’ in particolare, punta sulla TELEVISIONE come veicolo pubblicitario per i BAMBINI soprattutto nella FASCIA che va da 6-9 ANNI.
I bambini imparano a memoria gli slogan e le musiche degli spot e poi pretendono gli OGGETTI ad essi connessi.
La TELEVISIONE dunque, attraverso pubblicità e programmi, offre al bambino sempre più spesso, anche il RUOLO DI ATTORE oltre che di SPETTATORE, sfruttando così la naturale capacità del bambino sia di COINVOLGERE EMOTIVAMENTE GLI ADULTI, sia di osservare MODELLI DI COMPORTAMENTO, da IMITARE ed in cui IDENTICIFARSI.
RISCHI E VANTAGGI
L’ABITUDINE INETNSA alla TELEVISIONE, al PC, al CELLULARE e ai VIDEOGIOCHI può INDURRE una certa PASSIVITA’, nel senso che la loro fruizione è di natura passiva e non attiva e sembra dare le cose (IMMAGINI) al bambino senza spingerlo ad una ASSIMILAZIONE ATTIVA.
L’ASSIMILAZIONE TELEVISIVA è di TIPO ICONICO e NON SIMBOLICO (al contrario della lettura, dove il bambino traduce in immagini e simboli mentali dei segni).
La televisione rischia di impoverire la FANTASIA CREATRICE del bambino e di NON STIMOLARE le sue STRUTTURE COGNITIVE.
I mass-media BOMBARDANO il bambino a gran velocità con una SERIE di STIMOLI INCOERENTI tra loro e di ordini logici ed emotivi diversi tra loro; tale DISORDINE può FRASTORNARE e DISORIENTARE il BAMBINO.
I mass-media (TELEVISIONE, CELLULARE, COMPUTER, VIDEOGIOCHI) DIMINUISCONO la COMUNICAZIONE in FAMIGLIA, soffocando la discussione ed il commento, invece di accenderlo.
Tali apparecchiature elettroniche, se usate a lungo, hanno anche un effetto nocivo sulla salute del bambino/adolescente, a causa delle radiazioni che trasmettono, che possono portare a lungo termine alla formazione di tumori.
La televisione ed altre tecnologie hanno comunque il vantaggio di AMPLIARE IL MONDO DEL BAMBINO e di CONSENTIRE L’ACCESSO A REALTA’ NON SPERIMENTATE, mettendo a disposizione infinità di universi vicari, ponendosi come un AMPLIFICATORE delle FUNZIONI MENTALI.
La televisione stimola perciò una forma di APPRENDIMENTO specificatamente umano, quello VICARIO o SIMBOLICO: cioè la capacità di apprendere non per rinforzo ed esperienza diretta, ma attraverso l’IDENTIFICAZIONE e l’IMITAZIONE.
Il BAMBINO dunque può COPIARE DAI MASS-MEDIA dei MODELLI DI COMPORTAMENTO, che talvolta lo spingono alla scelta di MODELLI AGGRESSIVI od ONNIPOTENTI, con CONSEGUENZE NEGATIVE sull’ADATTAMENTO del BAMBINO.