Pre-adolescenza - Chiara Gambino | Psicoterapeuta, Mediatrice Familiare

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Pre-adolescenza

Età evolutiva

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neurofisiologia dello sviluppo

LA PREADOLESCENZA

-La PREADOLESCENZA come l’ADOLESCENZA, è caratterizzata da un’INTENSIFICAZIONE delle SITUAZIONI CONFLITTUALI; tuttavia è diverso il modo in cui i conflitti vengono vissuti e fronteggiati.
-Nella PREADOLESCENZA i ragazzi si trovano di fronte a tutta una serie di PROBLEMI NUOVI, di TRASFORMAZIONI che suscitano ANSIA e CONFLITTO:

  • ACCELERAZIONE DELLA CRESCITA FISICA


  • CAMBIAMENTO DI ASPETTO DEL CORPO, con tutte le risonanze psicologiche


  • MATURAZIONE PUBERALE


  • RIEMERGERE DELLA PULSIONE SESSUALE :

nuove forme di sessualità auto ed eterocentrate e prime esperienze di innamoramento

 MUTAMENTO DEI RAPPORTI CON GLI ADULTI
(generalmente verso un peggioramento o una crescente difficoltà), conseguente a:
-maturazione del pensiero ipotetico-deduttivo,
-bisogno di autonomia psicologica e comportamentale,
-necessità di orientare la propria vita affettiva al di fuori del nucleo familiare

  • DIFFICOLTA’ NEL GRUPPO DEI COETANEI, con cui il CONFRONTO diviene più ATTENTO e FREQUENTE, divenendo talvolta fonte di tensione quando rivela la presenza di DIFFERENZE vissute come SVANTAGGIOSE, o di DIFETTI (REALI O SUPPOSTI), a cui viene attribuita grande importanza, strutturando una correlazione diretta tra difetto e insuccesso in campo sociale e affettivo


  • EVENTUALI DIFFICOLTA’ A LIVELLO SCOLASTICO CHE PONE RICHIESTE PIU’ ALTE


I PROBLEMI posti da queste trasformazioni si presentano QUASI TUTTI INSIEME e spesso IMPROVVISAMENTE, prima che si sia in possesso degli strumenti psicologici necessari per poterli affrontare e rielaborare.
Può accadere così che in tale periodo (generalmente quello della scuola media) il ragazzo/a viva un DISORIENTAMENTO, caratterizzato dal senso di “non riuscire a far fronte” a tutte le preoccupazioni e difficoltà che lo assediano, dalla impressione di “non farcela”, da momenti di SCONFORTO, dalla impressione di essere dominato e travolto da problemi che lo stringono da ogni parte.

SVILUPPO FISICO E SUE RISONANZE PSICOLOGICHE
L’accelerazione dello SVILUPPO FISICO comporta una TRASFORMAZIONE DELL’ASPETTO CORPOREO assai più rapida ed evidente di quella verificatasi nella fanciullezza.
Le ABILITA’ MOTORIE ed ESPRESSIVE acquisite, di cui il ragazzo/a si sentiva sicuro, SEMBRANO VENIRE MENO, in quanto certe parti del corpo cresciute rapidamente tendono a sfuggire al CONTROLLO NEURO-MUSCOLARE, che verrà ristabilito poco per volta:

  • Le DIMENSIONI del CORPO CAMBIANO in relazione ad una CRESCITA in ALTEZZA e in PESO, con notevoli DIFFERENZE INDIVIDUALI, che tendono ad attenuarsi verso la fine dell’adolescenza


  • DISARMONIE: possono verificarsi evidenti SPROPORZIONI tra diverse parti del corpo, suscitando preoccupazione (ad es. gambe troppo lunghe rispetto al tronco -“il trampoliere”, oppure il naso sviluppandosi prima del mento, può apparire troppo grande)


  • Il modo di CAMMINARE cessa di essere armonioso e diviene GOFFO e ROSSGOLANO


  • I GESTI e gli ATTEGGIAMENTI rivelano CARENZA di COORDINAZIONE


  • La VIVACITA’ MOTORIA viene sostituita da una certa INDOLENZA


  • La VOCE può cambiare di TONO in modo inatteso e non rispondere più alla volontà


LA MATURAZIONE PUBERALE
Si accompagna al RINASCERE DELLA PULSIONE SESSUALE e pertanto all’apparire di TENSIONI relative ai RAPPORTI AFFETTIVO-EMOTIVI con i GENITORI e alla SFERA DELL’ATTIVITÀ SESSUALE e dei RAPPORTI CON I COETANEI.
NELLE RAGAZZE:
la maturazione si verifica con un paio d’anni d’anticipo rispetto ai ragazzi, è un insieme di TRASFORMAZIONI SOLLECITATE DA MEDIATORI CHIMICI (ORMONI), di cui le più visibili sono: la comparsa di peli nella zona pubica, l’inizio del ciclo mestruale (menarca) e lo sviluppo del seno. Tali trasformazioni improvvise possono essere fonte di preoccupazioni, spesso maggiori rispetto ai maschi.
NEI RAGAZZI
la pubertà è un fatto meno drammatico, i MUTAMENTI sono piuttosto GRADUALI e non danno luogo a crisi cicliche ( cambiamento di voce, comparsa dei peli nella zona pubica, ingrossamento dei genitali). Stati ansiosi possono tuttavia verificarsi in certe SITUAZIONI SOCIALI: il timore che i genitali possano provocare un rigonfiamento visibile sotto gli abiti ( es. anche nel caso di erezioni), può suscitare imbarazzo, a scuola ostacolare le funzioni intellettive o determinare il rifiuto immotivato di uscire dal banco.

SPIRITUALITA’
-Il ragazzo/a verso gli 11/12 anni ancora non è molto preoccupato dalla NOZIONE DI DIO e da quella della MORTE, considerata come un fatto ineluttabile, che accade però in un’età più avanzata della sua.
Può sorgere un po’ di preoccupazione per ciò che avverrà dopo la morte, il LUTTO di un nonno o di un animale domestico, ad esempio, può sconvolgere per alcuni giorni.
-Comincia a mettere in DUBBIO tutto ciò che gli è stato insegnato a proposito della RELIGIONE, può iniziare a frequentare meno la CHIESA e a questo proposito subisce di MENO l’INFLUENZA DEI GENITORI (primi accenni della RIVOLTA ADOLESCENZIALE).
-Verso i 12/13 anni i ragazzi tornano a TEMERE la MORTE, senza ammetterlo; l’idea della fine della vita li mette in estremo IMBARAZZO.
-Per quanto scettici di fronte alle IDEE di PARADISO e di INFERNO, non possono fare a meno di avvertire con ANSIETA’ il concetto di “NULLA”.
-Alcuni si mettono a credere in un DIO BUONO, che influenza le cose della vita, altri divengono completamente atei.
-Nell’insieme la PRATICA RELIGIOSA è IN RIBASSO

VITA SCOLASTICA
- Il ragazzo, entrato nella SCUOLA MEDIA, deve ora abituarsi ad un ambiente completamente diverso sia da un punto di vista organizzativo dello studio e delle lezioni, sia da un punto di vista delle RELAZIONI con i NUOVI INSEGNANTI e COMPAGNI.
- L’ATTACCAMENTO verso l’insegnante non è più così espansivo ,come nei confronti delle maestre, che rappresentavano un po’ il prolungamento della vita familiare. Si tenderà a prediligere un professore, le cui parole e insegnamenti verranno citati come esempio in casa.
-Il PRIMO ANNO della scuola media può presentare DIFFICOLTA’, per la maggior parte dei ragazzi, proprio per tutti quei cambiamenti a cui ci si deve gradualmente adattare.
-Nel GRUPPO DEI PARI si manifesta ancora la tendenza alla SEPARAZIONE DEI DUE SESSI, anche se comincia il processo di INTEGRAZIONE.
-Fino al secondo anno è ancora presente l’INSTABILITA’, l’agitazione e l’irrequietezza, i ragazzi amano la COMPETIZIONE che li stimoli.
-Verso i 13 ANNI il ragazzo è capace di stare più ATTENTO, si entusiasma maggiormente per certe materie d’insegnamento e i compiti da svolgere paiono più piacevoli (ETA’ dell’ENTUSIASMO).
-Se gli insegnanti non pongono regole con un preciso significato, i ragazzi avranno difficoltà nel rispettarle.

SVILUPPO COGNITIVO

PENSIERO:

comincia a divenire FORMALE-ASTRATTO-IPOTETICO-DEDUTTIVO, che si estrinseca attraverso ipotesi su realtà non presenti.
Il bambino non opera più su realtà concrete, ma astratte, secondo un processo logico. Il ragazzo comincia a provare interesse per i meccanismi del pensiero e pensa in modo approfondito al futuro.
LINGUAGGIO:
è ragionato, è attraverso il linguaggio che il ragazzo riesce a risolvere problemi ipotetici. Tende a criticare tutto, interrompe continuamente gli interlocutori, parla tanto e senza fermarsi mai.
GIUDIZIO MORALE:
possiede un gran senso di giustizia, si scatena, senza però dimenticare i principi educativi inculcati e che lui ha accettato.

SVILUPPO AFFETTIVO-EMOTIVO
Appare un periodo di tempesta che annuncia l’adolescenza.
Gli UMORI sono mutevoli e disordinati.
Il ragazzo diventa particolarmente sensibile e generoso,
si mostra però anche egoista litigioso e grossolano.
Teme molto il giudizio altrui, provando spesso vergogna e imbarazzo.
Fuori casa può mostrarsi educato e calmo.
Ricompare la collera talvolta sotto forma di violenza fisica.

INTERESSE SESSUALE:
le ragazze attendono con impazienza le mestruazioni e conversano fra di loro di sesso, i ragazzi si interessano al sesso, informandosi dove capita, appaiono le erezioni in rapporto a stimoli non erotici, divenendo poi frequente la masturbazione

SVILUPPO SOCIO-RELAZIONALE

GENITORI:
il ragazzo/a è in conflitto non solo con i genitori, ma con tutta la famiglia, nel cui ambito tende a lamentarsi, a drammatizzare e ad esagerare.
GRUPPO DEI PARI:
i rapporti sociali sono più profondi e reali, le amicizie vengono scelte con più cura, si incomincia a discutere di “cose serie” con gli altri e con una certa esaltazione.
Maschi e femmine possono trovarsi insieme senza che sorgano i conflitti, i gruppi lentamente diventano più eterogenei
I MASCHI si interessano di più alle femmine, ma temono che queste non prendano la cosa per il verso giusto;
le FEMMINE parlano molto dei maschi,  tentano di stuzzicarli, costruiscono romanzi tra loro e cominciano ad usare molto il telefono per parlare tra di loro.

 
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