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YINYOGA
Lo Yin Yoga è uno stile di yoga creato di recente ma che affonda le sue radici in antiche tradizioni. Lo stile è morbido , lento e dolce che consiste nel mantenere in modo rilassato posizioni statiche. E’ adatto ad ogni età e ad ogni livello di preparazione fisica. Questo stile fu introdotto in occidente negli anni ’70 da Paulie Zink, un campione di arti marziali e insegnante di taoismo che integrò nel suo modello di insegnamento diverse tecniche tra cui hatha Yoga e taoismo. Il suo discepolo Paul Grilley integrò in modo ancora più specifico questo stile unendovi la sua conoscenza di anatomia e di medicina cinese. Nel corso del tempo tale disciplina fu intergrata ulteriormente unendovi i concetti dei meridiani e dei cinque elementi della medicina cinese, creando delle sequenze di yin yoga che andassero a stimolare l’energia (Qi o prana) che scorre nei canali energetici (meridiani o nadi) e per portare l’attenzione alla respirazione. La maggior parte delle posizioni vengono effettuate da seduti o da sdraiati e vengono tenute nell’immobilità per lungo tempo (3 minuti o più). Il mantenimento a lungo di una posizione in stato passivo consente di non riattivare il sistema muscolare, ma di distendere i tessuti profondi del corpo, come tendini, legamenti, fascia e altri tessuti connettivi. Per ogni asana si lavora sulla zona “target” passivamente sfruttando la forza di gravità. Ciò conduce ad aumentare la flessibilità e migliorare la circolazione nelle articolazioni e in altri tessuti del corpo. Al fine di mantenere il corpo completamente passivo durante le asana si può ricorrere all’ausilio di alcuni oggetti come cuscini, coperte o props (blocchi per yoga)
Durante la pratica si cerca di mantenere l’attenzione all’interno del corpo e di entrare in uno stato meditativo. Dopo essere usciti da ogni singola posizione si consiglia di mettersi in una posizione neutralizzante per alcuni respiri come balasna o savasana che consentono di godere dell’effetto dell’asana appena effettuata e di rineutralizzare il corpo. Prestare sempre attenzione al respiro che sia lento e profondo e tra un inspiro ed un espiro fare sempre un kumbhaka, ossia un trattenimento del respiro. Tale ritenzione nell’organismo sia a polmoni pieni che vuoti, in uno stato di sospensione e rilassamento, permette di rivitalizzare il sistema nervoso, dona un senso di completezza, poiché libera prana nel corpo e favorisce il rilascio di sostanze analgesiche, miorilassanti, nello specifico riequilibria il sistema neurovegetativo andando a stimolare il nervo vago che è direttamente collegato al centro respiratorio situato nel midollo spinale.
Nello Yin Yoga è importante conoscere i concetti di Yin e Yang che sono due forze opposte e complementari presenti in natura, ma anche nel corpo e nella mente, che muovono in modo incessante la vita e nel cui movimento l’uomo evolve e si auto-conosce. Lo Yin è l’energia femminile e rappresenta la lentezza, la passività, il morbido, il freddo, è associata alla luna, all’acqua, alla terra ed alla notte. Lo Yang è l’energia maschile che rappresenta il veloce, il duro, l’attività, il caldo ed è associato al fuoco, al sole ed al giorno. Queste due forze per creare armonia dovrebbero essere sempre in equilibrio tra loro. Nello Yin yoga si lavora principalmente per attivare l’energia Yin attraverso posizioni passive, a differenza di altre pratiche yoga più dinamiche, che attivano l’energia Yang. Ogni asana va mantenuta per circa 3 minuti, sprofondandovi dentro e abbandonando tutti i muscoli del corpo, respirando lentamente e profondamente, cercando di lasciar andare ogni tensione ad ogni espirazione e ricordando di fare una breve kumbhaka tra un inspiro ed espiro.