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LA TERAPIA FAMILIARE
La “famiglia” è un’organizzazione complessa di relazioni di parentela, che ha una sua peculiare storia e crea una storia, laddove il termine “storia” è riferito al ciclo di vita familiare e vuole significare che la famiglia è un sistema dotato di una sua logica, attraverso cui si pone in relazione nel “tempo” con l’ambiente sociale più vasto modificandosi e modificandolo.
L’organizzazione complessa dell’odierna realtà sociale fa rilevare che la famiglia nelle sue molteplici configurazioni (famiglia nucleare, monogenitoriale, ricomposta, mista etc.) è contrassegnata da nuclei sempre più piccoli e più soli, che assolvono con grande difficoltà gli impegni di cura sia nei confronti dei figli che dei genitori anziani.
Normalmente in tale contesto le coppie ed i genitori presentano incertezze e incontrano difficoltà a trovare nuovi equilibri affettivi e di rapporto tra progettualità di coppia, aspirazioni individuali, responsabilità genitoriali e solidaristiche.
I numerosi e profondi mutamenti sociali e culturali hanno infatti inciso significativamente nell’organizzazione della famiglia sia dal punto di vista normativo che relazionale: la realtà psicosociale della famiglia oggi risulta caratterizzata prevalentemente da configurazioni relazionali di per sè instabili ed in continua ridefinizione, che hanno sempre più bisogno di luoghi di riferimento sociale e di sostegno alla relazione genitori-figli, in cui lo scambio e il confronto tra membri della famiglia, compresi i parenti più vicini quali nonni o zii, possa fungere da supporto nell’affrontare compiti evolutivi sempre più impegnativi e critici.
La terapia familiare si pone dunque come un percorso di aiuto per quelle situazioni familiari più o meno critiche che necessitano di risposte e di spazi adeguati dove si possano depositare ed elaborare le proprie paure, preoccupazioni e incertezze, attraverso un trattamento clinico rivolto a genitori e figli, in funzione del mantenimento delle responsabilità genitoriali ed a tutela della qualità della relazione genitore-figlio.
La terapia familiare in un’ottica clinico-preventiva, mira dunque a sostenere le famiglie nell’affrontare le diverse tappe del ciclo vitale (es. matrimonio, nascita e crescita dei figli, separazione, divorzio, ecc), evitando così la possibilità che situazioni fisiologiche di crisi si possano poi cristallizzare e trasformare in eventi più drammatici e conflittuali. Nei casi di elevata conflittualità coniugale e familiare, è necessario intervenire in un’ottica riparativa, offrendo anche un trattamento clinico specifico rivolto ai genitori e ed uno ai figli coinvolti nella crisi. Là dove ci si trova di fronte a situazioni di separazioni coniugali, è utile avviare interventi di mediazione familiare e consulenza giuridica alla coppia coniugale.